Regia di Ron Shelton vedi scheda film
Ottimo poliziesco tendente al noir, caratterizzato da sbirri corrotti, crisi familiari, brama di potere e demoni personali.
Meglio di "Training day", come "CopLand" e "Pride and Glory", "Dark Bkue" sguazza nel marcio delle istituzioni, riconducendo tutto ad una scelta morale. L' oramai prossimo tenente Perry ( un fantastico Kurt Russel, impegnato in una superlativo mix di rabbia e dolore) ed il novellino Bobby ( bene anche Scott Speedman) pattugliano le strade di L.A. al servizio del capo della polizia Van Meter ( Brendan Gleeson inappuntabile e misuratamente meschino) , che li usa per coprire i proprio loschi traffici. Quando una di queste operazioni andrà storta, scoppierà una bomba che coinvolgerà l'intero distretto.
Sebbene i caratteri siano mediamente stereotipati il film funziona egregiamente, grazie agli interpreti che infondono anima ai propri personaggi ed un'ottima sceneggiatura che non risparmia colpi do scena. Bellissimo e struggente il rapporto conflittuale fra il tenente Perry e la propria consorte, che viaggia di pari passo con quello che si crea fra la recluta Bobby e la poliziotta Williamson.
Ma il pregio più grande del film è quello di aver riprodotto in maniera impeccabile il clima di rivolta che si respirava in città all'epoca: siamo nel 1992 proprio quando lo Stato assolse i quattro poliziotti che pestarono a sangue il giovane di colore Rodney King uccidendolo ( l'apertura del film utilizza scene di repertorio reali dell'accaduto).
Grande cinema che non invecchia mai: il finale è consolatorio è vero, ma provate a vederlo in lingua originale ed apprezzerete ancora di più quel grande attore che è Kurt Russel.
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