Regia di Ridley Scott vedi scheda film
L'ho visto già alcune volte nel corso degli anni ma, rivisto adesso, non ha perso un grammo del suo fascino, e forse anche ne ha di più. "Alien" è secondo me uno dei capolavori della fantascienza moderna, ma che ormai non si può più definire contemporanea. Adesso il genere ha preso altre vie, spesso più facili. Non so se oggi avrebbero più - oltre che le capacità - il coraggio di girare un film di fantascienza ad alto budget ma poco incentrato sull'azione, e molto sul senso di angoscia e sulle tematiche che affiorano durante il film. Non so neppure se la gente accorrerebbe oggi nelle sale come allora, mal abituati come siamo dalla TV frivola e superficiale. Infatti già i film successivi della serie (alcuni niente male) sarebbero stati qualcos'altro, essenzialmente fantascienza d'azione. Qui invece, viviamo della vera tensione e le inquietanti sensazioni collegate al mostro: prima la sua manifestazione, poi la sua presenza dentro un membro dell'equipaggio, e poi la sua presenza sulla nave, mentre uno dopo l'altro gli uomini dell'equipaggio cadono sue vittime. Ma le idee buone e intelligenti sono molte: il robot umano, il sangue corrosivo dell'alieno, la spregiudicatezza della compagnia spaziale (del tutto verosimile), l'aspetto del mostro veramente spaventoso, l'idea di non mostrarlo mai troppo bene. I personaggi sono tutti ben definiti e sono molto più che delle pedine per la trama. Poi c'è anche l'idea che la troppa curiosità può essere fatale. Sigourney Weaver ha la parte della sua vita. Anche quando vedo John Hurt in altri film mi viene sempre in mente la parte che ha in questo. Quanto a Ridley Scott, questi erano i suoi anni d'oro. Qui non ha fretta (che è nemica della perfezione), ma ha la mano fermissima e il film procede senza incertezze. Consigliato a tutti gli amanti della fantascienza, anzi, del cinema.
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