Regia di Ridley Scott vedi scheda film
La fantascienza si mescola all'horror,e i lindi e asettici corridoi dell'astronave Nostromo si tingono di sangue:Ridley scott realizzo'il suo primo successo mondiale con "Alien",terrorizzando le platee e facendo provare piu'di un momento inquietante con le sporadiche apparizioni del mostro spaziale che elimina quasi tutto l'equipaggio dell'astronave.Scenografie geniali,in grado di escogitare l'organicita'della tecnologia aliena e la naturale imperfezione di quella umana,anche se molto elaborata,musiche molto adatte a creare tensione,fotografia pallida e bellissima,"Alien" è il capostipite di una delle serie piu'belle del cinema fantasico,e che sa rinnovarsi ad ogni capitolo,forte anche dell'idea di piazzare sempre un cineasta dalla personalita'molto diversa ogni volta(ma non dimentichiamo che dietro tutto cio' c'è un altro piccolo maestro come Walter Hill).Di fronte a umani che ormai sono talmente progrediti da fare viaggi mercantili nello spazio,e che in mezzo a tanto avvenirismo hanno ancora attrezzi dall'aspetto rozzo,l'alieno che ha come unico impulso vitale annientare altre forme di vita e usarle per far progredire la propria specie(una metafora del capitalismo?) ha la forza dell'imprevisto,e la scaltrezza del predatore naturale.Orrori si susseguono ben calibrati,si arriva al finale con affanno reale,solo l'intelligenza della protagonista avra'ragione delle grinfie del mostruoso alieno:eppure,dopo averlo visto almeno una decina di volte,mi fa ancora sobbalzare.
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