Regia di Carlo Verdone vedi scheda film
La struttura di Compagni di scuola e l'argomento di Maledetto il giorno che t'ho incontrato, per un film esile ed autoassolutorio, secondo il quale chi fa da sé fa per tre, riuscendo a risolvere i problemi che la psicoanalisi sa soltanto individuare ed evidenziare, quando non aggravare (a fronte di lauto pagamento). Dietro a questo Verdone si sente l'ombra del Woody Allen vecchio e nuovo, con una spruzzatina del primo Nanni Moretti. Va riconosciuto al regista romano di Un sacco bello di avere cercato nuove strade, rispetto ai suoi primi camaleontici esperimenti; si deve però anche ammettere che raramente i risultati sono stati davvero convincenti. In qualche caso si riesce anche a ridere, ma questo va più a merito della simpatia dell'attore Verdone, che non alle sue reali capacità di regista.
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