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Jaws of Satan

Regia di Bob Claver vedi scheda film

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Ted_Bundy1979

Ted_Bundy1979

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Jaws of Satan

di Ted_Bundy1979
3 stelle

Strana produzione addirittura United Artists, bislacca nella premessa di un prete irlandese interpretato dal grande Fritz Weaver, in lotta divina contro nientemeno che Satana che si muove e manifesta in un grosso ''King Cobra", alla guida di un'invasione mirata degli stessi serpenti, in una cittadina americana. Era difficile non rendere del tutto ridicola una storia del genere, ma il rodato regista televisivo di lungo corso in molteplici serie Bob Claver-al suo unico lungometraggio cinematografico visto l'insuccesso- , poco o nulla può, stante anche la carenza degli effetti speciali, esemplare di questo l'inseguimento nel cimitero da parte del grande cobra ai due preti(il più anziano interpretato dal glorioso e hitchcockiano/chapliniano Norman Lloyd), che è veramente mal concepita e girata, con il grosso serpente che non si vede quasi mai nello strisciare per terra per intero o davanti agli attori, che sarebbe stato di maggiore effetto, ma solo per la testa con il cappuccio che si gonfia, tagliato nella parte bassa.

Peccato per Gretchen Corbett, sensualissima come sempre, in una rara occasione nel cinema da protagonista, e non nelle serie TV dove dagli anni '70 è stata molto presente e significativa.

Raro ruolo importante per John Corkes, nella parte dell'esperto erpetologo, che si deve arrendere all'idea del maligno e dei serpenti senzienti.

Ridicolo nonostante un eccellente interprete come Weaver, lo scontro finale nelle grotte in cui si annidano i cobra posseduti, contro il "King Cobra" in paramenti sacri e pezzola, stile esorcistico, e risolto soltanto con il serpentone gommoso che prende fuoco sui titoli di coda, e continui ripetuto zoom a schiaffo di un vero cobra nell'atto di aprire le "fauci" e attaccare.

Rimane una colonna sonora dagli echi per corni e archi goldsmithiani, per alcuni temi meno di commento non disprezzabile, composta da Roger Kellaway, e soprattutto, che lo dico a fare, la fotografia curatissima e sempre di grande atmosfera e stile quasi sprecati, del sommo Maestro Dean Cundey.

Parte minore di Diana Douglas madre di Michael, e soprattutto piccola parte nel ruolo di una bambina morsa da un serpentaccio maligno, di una Christina Applegate ancora non intravedibile come la supertopa che diventerà.

 

Ted_Bundy1979 

 

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