Regia di Catherine Breillat vedi scheda film
Una regista alle prese con la realizzazione di un film (“Scènes intimes”) come se fosse a una corrida; tuttavia si percepisce la creatività e rari momenti di passione sul set. La regista, fredda e sadica, si diverte a giocare con attori inesperti nonché giustamente bloccati.
Vengono dispensate anche svariate pillole di psicologia: “Bisogna essere anche un po’ donna per fare l’attore”, “Nelle emozioni non esiste oscenità, è uno stato di grazia”, “Credo che si amino solo gli uomini che si detestano”. E inoltre: “Tutte le ragazze lo fanno da dietro”, ma questa era la scena clou, quella scabrosa che tutti, giovani attori in primis, temevano. Però la scena è cruda e infine convincente.
“Il vero vampiro era il mio cazzo” – anatomia di un incubo del giovane attore provato.
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