Regia di Catherine Breillat vedi scheda film
Irritante. A tratti involontariamente comico. Mentre in altri momenti "spudoratamente" vero e sincero. Sex is comedy della "scandalosa" regista francese Catherine Breillat (ancora un altro film, Pornocratie con Rocco Siffredi, per concludere il suo "Decalogo" sessuale e poi dedicarsi a tutt’altro genere!), muovendosi su questi diversi stadi di emozioni e sensazioni, racconta l’insondabile avventura di come nasce un film. "In primo luogo volevo fare un film sul cinema, su questa misteriosa impresa che la gente (erroneamente)considera dirigere un film, o dirigere degli attori. In realtà non si dirige un film ma si fa un film" dichiara la Breillat ritornando così a far parlare del suo cinema che senza mezze misure o moralistici pudori fotografa le ipocrisie della nostra vita. Ed è soprattutto nel raccontare il rapporto morboso e complesso tra la regista Jeanne (Anne Parillaud regge coraggiosamente sul suo viso l’onnipresente ed impietosa macchina da presa) ed i suoi due attori (Gregoire Colin, un volto che sembra uscito da un dipinto di Modigliani o Picasso, e la sensualità acerba ed innocente di Roxane Mesquida) in una sequenza di enorme difficoltà (ossia una scena di sesso) che Catherine Breillat smaschera, (dietro l’apparente analisi – sulla soglia della psicanalisi – dei meccanismi di sottomissione ed autorità che si instaurano su di un set) i nascosti pruriti ed inconfessabili emozioni di uomini e donne messi a nudo di fronte alla loro sessualità. Il finto pene indossato per buona parte del film, con spavalda ostentazione, da Gregoire Colin non ci crea alcun imbarazzo (la falsità come specchio della realtà?) così come, allo stesso modo, il "vero" pube femminile della Mesquida sul quale si sofferma (senza farcelo notare!) la Breillat ci lascia indifferenti! Ma di fronte alla sconcertante rivelazione dell’animo umano (come accade nella sequenza finale in cui l’emozionata regista Jeanne abbraccia l’attrice che con la sua sofferta interpretazione le fa dono di un grande gesto d’amore) possiamo sentirci spettatori indiscreti e sinceramente scossi… e forse sono proprie queste "emozioni" a regalarci la vera magia e forza del Cinema!
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