Regia di Brian De Palma vedi scheda film
E' un film tutto sommato originale, dove la tecnica (di ripresa, di montaggio) conta più del solito. Vediamo infatti l'uso dello schermo diviso in due, anche in modo elaborato e intelligente: in certi passi si vede contemporaneamente l'azione in due luoghi diversi, in altri le due metà sono inquadrature spostate di pochi passi, divise solo da una parete. E poi gli zoom, le dissolvenze... Insomma, De Palma fa sfoggio di tecnica e lo fa abbastanza bene.
Poi, il film è dotato di una discreta suspense ed ha un'atmosfera particolare che coinvolge lo spettatore. Detto questo, va però rilevato che l'insieme è un po' discontinuo. Forse mancano degli snodi tra un episodio e l'altro, cioè la sceneggiatura avrebbe dovuto avere piccole aggiunte qua e là che rendessero più fluido - e a volte più chiaro - il succedersi delle sequenze.
Il rimando a Hitchcock è abbastanza evidente (da "La finestra sul cortile" a "Psycho", ma il regista pesca anche da classici sul tema dei gemelli(e), come "Lo specchio scuro" e "L'anima e il volto". Le scene degli omicidi sono piuttosto cruente e sanguinose, troppo per me, degne di Dario Argento. In una piccola parte c'è il giovane Nick Nolte.
In generale è un film con qualche difetto, forse anche acerbo, ma comunque interessante.
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