Regia di Brian De Palma vedi scheda film
Una giornalista assiste per caso a un omicidio commesso nell’appartamento di fronte al suo, dove vive una modella, e vengono fuori retroscena inquietanti. Thriller giovanile di De Palma, che non risparmia sugli effetti splatter: già dopo pochi minuti compare un set di coltelli, ed è subito chiaro che non serviranno solo ad affettare il pane. Ampio ricorso a Hitchcock: tutta la situazione ricalca La finestra sul cortile, e Margot Kidder parla con l’ex gemella siamese fuori scena proprio come faceva Norman Bates con la mammina (se non erro, è la prima volta che De Palma si cimenta col tema del doppio). Le due sequenze in split screen, che inquadrano il medesimo soggetto da punti di vista differenti, anticipano ben più raffinati virtuosismi futuri, ma visti oggi richiamano un’estetica molto datata; ugualmente anticipatore il movimento della cinepresa che arriva a cogliere un dettaglio rivelatore (qui una macchia di sangue sul divano: impossibile non pensare alla lunga carrellata in avanti che chiude Omicidio in diretta). Finale beffardo. Un film ancora molto acerbo (e il doppiaggio melenso non gli rende un buon servizio), ma promettente.
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