Regia di Brian De Palma vedi scheda film
Sisters il primo grande horror di Brian De Palma, da vedere e rivedere, poi arriverà il magnifico “Phantom of Paradise”.
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Le due sorelle(Sisters)U.S.A. 1972- la trama: separata dalla sorella siamese Dominique, Danielle (Margot Kidder) e’una bellissima modella con gravi disturbi della personalità, che arriva ad uccidere, quando si sente l’altra. Una giornalista Grace Collier(Jennifer Salt) che ha assistito dalla finestra di fronte all’assasinio di un uomo nero nell’appartamento della ragazza , chiama la polizia e comincia ad indagare per suo conto, questo la porterà alla ricostruzione del caso ed a risolverlo, però gli costerà la propria sanità mentale, oltre a rischiare di essere uccisa. Sisters quarto film di Brian De Palma, dopo tre commedie e’ il primo thriller horror, una produzione indipendente, sul tema del voyeurismo, un’allegoria della visione: la colpa non è dei personaggi, dell’autrice del delitto, ma di noi spettatori che guardiamo, con piacere sadico il film. Splendida la colonna sonora di Bernard Herrmann, noto collaboratore di Alfred Hitchcock e di Martin Scorsese, in “Taxi driver”. Per onestà intellettuale va detto però, che Alfred Hitchcock in “Psycho”ha sicuramente influenzato lo stile di Brian De Palma, ma il regista ha un tocco autoriale tutto suo, i suoi film a partire da questo, sono molto simili, la sua cifra stilistica è molto ben riconoscibile, abile nel rimodellare e ricreare un cinema che nessuno riusciva più a girare, lui ci è riuscito. Molto interessante il tema del doppio, ossessione di Brian De Palma, resa bene da Margot Kidder, nel doppio ruolo. Due sorelle in una, dai caratteri diversi ed opposti, Danielle gentile ed educata, il suo alter ego Dominique impregnata d’odio e rabbia schizofrenica. Il film all’apparenza folle, ci viene raccontato dal regista in modo esaustivo e chiaro, tutto ha un filo logico e lui con grande maestria gioca sul doppio, anche nell’inquadratura, lanciando una tecnica poco usata lo “split screen”, lo schermo diviso in due parti, con inquadrature distinte, viste con la soggettiva diversa dei personaggi in azione. Il finale non si può assolutamente rivelare, molto geniale, un film che non finisce mai, l’ultima scena vede in azione il detective privato Joseph Larch, collaboratore nelle indagini della giornalista Grace Collier(Jennifer Salt) Charles Durning) che dall’alto spia il corpo del reato, mai rinvenuto dalla polizia, il cadavere del nero ucciso, con inaudita ferocia da Danielle/Dominique. Grace Collier si può tranquillamente affermare che è la versione femminile di James Stewart ne “La finestra sul cortile” e qui torna il riferimento cinefilo al cinema di Alfred Hitchcock, la giornalista che vede e si interroga sulla veridicità di quello che ha visto e non riesce a convincere gli altri, lei sa, ma gli altri non si rendono conto e non le credono, come i poliziotti del delitto del nero. Danno smalto al film anche Emil Breton(William Finlay) l’ex marito,il medico della clinica degli orrori nella scena finale, che nel meraviglioso “Il fantasma del palcoscenico” sarà protagonista assoluto, forse il più bel film di Brian De Palma, con Jessica Harper, sì proprio lei la protagonista di “Suspiria” di Dario Argento, altro grande regista horror, inoltre meritevole di citazione in un piccolo ruolo di vede Olimpia Dukakis. Voto 8 Interpreti e personaggi Margot Kidder: Danielle Breton / Dominique Blanchon Jennifer Salt: Grace Collier Charles Durning: Joseph Larch William Finley: Emil Breton Olympia Dukakis: Louise Wilanski Barnard Hughes: Arthur McLennen Lisle Wilson: Phillip Woode Dolph Sweet: Detective Kelly Catherine Gaffigan: Arlene Burt Richards: infermiere
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