Regia di Adrian Lyne vedi scheda film
Mi è difficile giudicare quest'opera perché sotto alcuni aspetti mi è piaciuta, sotto altri meno.
Non ho visto il film di cui è il remake, perciò non posso esprimere opinioni di confronto, ma non voglio nascondere che in questo caso ho apprezzato molto la trama, la scelta del cast e le relative interpretazioni.
Richard Gere è perfetto nel ruolo del buon marito e padre di famiglia, dolce e gentile che entra in profonda crisi psicologica quando scopre di essere stato tradito, forse immotivatamente, ma anche Diane Lane è azzeccata nel ruolo della bella donna in cerca di emozioni forti e diverse con un toy-boy molto sexy. Olivier Martinez è giovane, ma una vera delizia per gli occhi e anche lui indovinato nel ruolo del giovane uomo piacente che riesce a sedurre chiunque, anche le donne più grandi.
La pellicola è sorretta da una gradevole sensualità e un buon ritmo, personalmente posso dire che non mi ha annoiata in nessun momento, anche perché le dinamiche della trama non sono prvedibili e quando ci scappa il morto, il tutto si fa ancora più interessante prendendo solo allora un vero sapore da thriller (seppure soft).
Ho apprezzato i dialoghi e la narrazione, anche se avrei preferito alcuni approfondimenti sulle introspezioni caratteriali dei protagonisti che a volte si contraddicono. Ciò che tuttavia mi ha spinto a dare 3 stelle è il finale inconcludente e per nulla emozionante. Mi sono arrabbiata nel vedere di punto in bianco i titoli di coda, con un epilogo lasciato aperto all'intuizione forse dello spettatore.
Quando ci sono in ballo crimini gravi, io una spiegazione su cosa accade o viene deciso nel bene o nel male, me l'aspetto, ma in questo film il regista fa rimanere con l'amaro in bocca con frasi allusive pronunciate dai protagonisti. Peccato, perché si sarebbe potuto fare di meglio, magari anche con un finale alternativo, non so.
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