Regia di Adrian Lyne vedi scheda film
Remake di "Stephane una donna infedele" non all'altezza del film originale
Edward e Connie sono una matura coppia di coniugi benestanti,hanno un figlio, sembrano affiatati e felici,ma sotto questa coltre di apparente benessere,covano le ceneri di un'insofferenza coniugale di lunga data, dovuta probabilmente ad una routine, divenuta monotona e noiosa.La donna , in maniera del tutto casuale, conosce il libraio Paul ,affascinante e molto giovane, tra i due scoppia una forte passione irrefrenababile ,così Connie,alias Diana Lane con incosciente superficialità e leggerezza s'imbarca in una clandestina relazione adulterina.Edward,un incolore Richard Gere,subodora qualcosa,imbeccato da una confidenza di un collega, assume un investigatore privato, che gli porterà le prove fotografiche del tradimento della moglie, perpetuato sistematicamente e periodicamente.Decide di incontrare il rivale,che peraltro frequentava anche altre donne, e in un raptus di follia omicida lo uccide.
Edward,dopo qualche incertezza, confessa il delitto alla moglie e cerca di occultare le prove della sua colpevolezza.Il finale ovviamente non si svela, ma si può anticipare che è abbastanza "aperto"
Adrian Lyne, regista di questo remake di "Stephane una donna infedele" non è Chabrol e si vede il testo e la conclusione sono molto modificati,rispetto all''originale,dove I due non parlavano mai tra di loro, del delitto, ma la moglie lo intuiva e dava inizio a un gioco di sottintesi e allusioni, sottile e raffinato,di grande spessore psicologico e con una forte valenza erotica, che qui manca o è solo accennata.
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