Regia di Adrian Lyne vedi scheda film
Adrian Lyne è il campione dell'erotismo più patinato e glamour. Fin dagli esordi (A donne con gli amici), passando per l'enorme successo di pubblico ottenuto negli anni Ottanta con 9 settimane e ½, per arrivare al remake sfrontato di Lolita, il romanzo di Nabokov che Kubrick aveva trasformato in un capolavoro, non c'è stato film (con la sola eccezione di Flashdance) che non abbia creato la medesima miscela di torbido e sensuale, eros e thanatos. Non fa eccezione questo Unfaithful, ripresa con qualche variazione di un film di Chabrol (Stéphane, una moglie infedele), nel quale la splendida ancella del focolare domestico Diane Lane, nonostante si ritrovi con un pezzo di marito come Richard Gere e una magnifica villa fuori città, si lascia risucchiare in una storia con un rozzo playboy di Soho (Martinez), che tra una donna e l'altra vende e compra libri usati. Il marito comincia a sentire prurito in testa, sicché ingaggia un detective che gli squaderna davanti le prove. A quel punto la storia prende una pista gialla sulla quale non diremo di più. Impossibile però non rimarcare le pazzesche ingenuità compiute dal marito, l'eccesso di accidentalità della scena chiave del film e altre amenità che Lyne dissemina col consueto mestiere, che stavolta diventa oleografia pura.
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