Regia di Taweewat Wantha vedi scheda film
FAR EAST FESTIVAL 26 - CONCORSO "There is a ghost in the family"
Come l'efficace prologo rappresenta in modo inesorabile, in una impervia zona boschiva ed agricola della Thailandia, alcune ragazze improvvisamente si ammalano fino a morire in modo straziante e disumano.
In una famiglia di agricoltori che coltivano scalogno, formata da un anziano padre, la giovane moglie e sei figli, tre maschi e tre femmine dai trenta ai cinque anni di età, la presenza di una entità maligna inizia ad insediare le sue sorelle più giovani.
Mentre il padre è preoccupato dalla mancanza di manodopera e dalla scarsa intraprendenza dei tre figli maschi ormai grandi, la sorella maggiore si accorge che l'influenza maligna che le tre ragazze hanno incrociato nel sentiero che le conduce alla fermata dello scuolabus, sta devastando in particolare la più grande delle due sorelle minori, devastata da dolori e ancora più da visioni mostruose ed inquietanti.
Diretto con gran perizia da Taweewat Wantha, interpretato da giovani attori dai volti accattivanti e promettenti, Death Whisperer è un horror inquietante quanto basta per lasciarsi apprezzare e tralasciare le solite leggerezze di scrittura che l'ambientazione familiare impone come insidie non da poco alla tenuta della suspense.
Il film tuttavia può vantare scenografie davvero galvanizzanti sia a livello di location insolite, sia a livello di costruzione scenografica (l'albero del male ricorda quello inquietante del celebre film omonimo di William Friedkin), permettendo alla storia di risultare incalzante e degna di un film di genere piuttosto interessante ed efficace. È già in fase di produzione avanzata un secondo capitolo, come del resto preannuncia il finale, anche stavolta tradizionalmente aperto a nuovi, di certo non meno inquietanti sviluppi.
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