Regia di Nick Cheung vedi scheda film
A chi scrive pare che Peg O’ My Heart sia un grande esemplare del cinema post Hong Kong del contemporaneo (che ha una sua vetta in Soi Cheang) perché è un poderoso esercizio di epurazione dei generi cinematografici, quasi della loro etica narrativa, nella forma di uno spassoso girotondo dentro la storia dello psichiatra Dr. Man e dentro la testa del penitente Choi (interpretato dallo stesso regista), un Inception gotico e pulp. Ebbene sì, un viaggio nell’inconscio psicanalizzabile, un horror di traumi come se ne parla spesso nel presente di una produzione occidentale - e non solo - molto pigra; ma Peg O’ My Heart è un horror di traumi solo perché a regolarne la prima metà è un abisso di trovate perturbanti, coloratissime, allucinate, che se le rintracciate altrove nel 2024 fate subito un fischio. In compenso, quando a sciogliersi è appunto il nodo traumatico che lega e accomuna i due protagonisti, allora a sciogliersi è anche l’horror, che horror smette di essere per accedere al thriller - addirittura finanziario, da dare una lezione al The Goldfinger di Felix Chong che alla fine del 2023 è stata una delle più grandi produzioni in terra hongkongese ed era pure un thriller (scorsesiano) della finanza.
Lo switch di generi serve a dire che l’horror che spiega non è più un horror, perché è il perturbante puro a determinarne registro e ragion d’essere. Spiegare vuol dire accedere a dimensioni nuove, che l’horror solo per convenzioni ridondanti tende a contenere, ma che invece appartengono ad altre categorie - per l’appunto, il thriller. Cheung così sembra fare un setaccio, a scolpire il puro dentro il genere, tingendo pure di melodramma quella dimensione umana che discorsi tanto teorici sembrerebbero escludere, e che invece fa capolino e riesci pure a crederle fin nel profondo.
La quantità di scene cult è innumerabile, con un gusto dell’orrido degno di un update del cinema di Kuei Chih-hung, ma si voglia citare l’inseguimento nel mondo dei sogni ai danni del personaggio di Cheung da parte di un personaggio femminile urlante con del fuoco nella bocca. Potrebbe tormentarvi a lungo.
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