Regia di Ling Jia vedi scheda film
FAR EAST FESTIVAL 26 - CONCORSO "Boxing: redemption-melodrama with laughs"
Yolo del titolo non è altro che l'acronimo di "you only live once", ovvero "si vive una volta sola".
Questa massima pareva non essere tra i pensieri della pingue Le Ying, trentenne mite, asociale e taciturna che da anni trascorre le sue giornate dormendo e abbuffandosi senza gusto di cibo nella casa dei preoccupati genitori.
La via d'uscita si presenterà poco per volta sotto forma di una assai nascosta passione per la boxe, a cui la sfortunata ragazza si aggrapperà per dare davvero una svolta, morale e fisica, alla propria esistenza allo sbando.
Dalla regista ed interprete cinese brillante e spassosa Jia Ling, che i frequentatori del Far East di Udine hanno conosciuto nell'edizione 24 con l'altrettanto scatenato Hi, mom del 2021, Yolo è una commedia che riesce a gestire la mutazione caratteriale come fisica della protagonista, giostrando saggiamente le corde della commedia melodrammatica e alternandole sapientemente ad un senso of humor scoppiettante e contagioso.
Certo l'autrice, regista ed attrice ha dalla sua un ego smisurato, che le permette di compiere voli pindarici anche narrativamente rischiosi, con ripetizioni anche imprudenti e citazioni sfacciate (quella dell'allenamento di Rocky è davvero senza vergogna), ma riuscendo a restare al centro del contendere, stupendoci di una mutazione fisica sin eroica che ricorda sforzi disumani alla De Niro e Christian Bale.
Sforbiciato di una ventina di inutili e ripetitivi momenti e situazioni, sarebbe stato perfetto, ma ci si può accontentare senz'altro, premiando la tenacia di questa donna di cinema davvero portentosa.
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