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Quaderni di città: La partita

Regia di Sergio Citti vedi scheda film

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La recensione su Quaderni di città: La partita

di mm40
6 stelle

Un'indagine sul calcio dal punto di vista dei tifosi, della gente comune.


C'è chi allo stadio ci va per abitudine, chi non riesce proprio a non andarci, chi addirittura sostiene che “a noi latini il calcio ce l'abbiamo nel sangue”; chi invece non frequenta mai lo stadio preferendo dedicare le domeniche alla famiglia e al riposo. Chi segue il calcio con frenesia, chi con disillusione; chi ha paura degli scontri tra tifosi e chi pensa che i calciatori siano solo ragazzini viziati che guadagnano troppo. Sergio Citti scende letteralmente in strada e perlustra la Capitale alla ricerca delle opinioni più disparate sul calcio e sul tifo; l'affresco complessivo che ne esce esprime le mille anime di una città fortemente legata a questo sport, ma che proprio per questo prova anche un effetto rigetto nei suoi confronti. Naturalmente scegliere Roma per un'indagine sul calcio visto attraverso gli occhi degli italiani non è una banalità: è qui che si svolgono due campionati ogni anno, uno che è quello nazionale, che riguarda anche il resto d'Italia, e l'altro che è relativo esclusivamente ai derby, cioè agli scontri diretti tra Roma e Lazio. Citti entra anche allo stadio mostrando da vicino i riti, le preparazioni, le emozioni e le esultanze dei tifosi, partecipando alla loro quotidianità. Poi, d'improvviso, la svolta inattesa: il documentario si fa fiction e nella seconda parte del lavoro vediamo un impresario funebre vendere i loculi di un cimitero appena ultimato. Tutti moriamo come tutti prima o poi andiamo allo stadio: una morale ironica, spiazzante e francamente non del tutto condivisibile. 39 minuti di durata. 6/10.

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