Regia di Fritz Lang vedi scheda film
Opera minore di Lang che addensa, su una sceneggiatura farraginosa e improbabile, le oscurità animiche connaturate al clima post bellico, le paranoie irrazionali evocate dagli intrighi spionistici, con sapienti tocchi di luce e tenebra, nebbie gravi sulle campagne e sulle strade, esplosioni che lampeggiano da origini ignote. Resta una puntuale quanto superflua dimostrazione di stile che, rese le angosce fantastiche dell’epoca, pare non avere più nulla da raccontare. Milland, sparuto e indaffarato, regge bene il progressivo svuotarsi di senso.
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