Regia di Michael Corrente vedi scheda film
Volutamente scritto come un cult, un certo ricordo di un Coppola che si rienventava, ma siamo un po' distanti, un bianco e nero a sottolineare l'operazione di autore. Il regista è anche sceneggiatore e dice poche cose di nuovo, ha dalla sua la scelta di un buon cast sconosciuto, rinunciando al facile aggrapparsi ai divi trainanti. C'è freschezza, ma qualche disprecanza sia nella trama che nella sceneggiatura, che alle volte fa rimanere abbastanza a bocca asciutta, non sapendo come ineterpretare la cosa. Certo non è lo Scorsese di Mean Streets, da cui aveva molto da imparare.
Il finale fa pensare, e forse tutto doveva nascwere da questo.
Belle le musiche e la canzone finale.
Due amici vivono in un ambiente italo-americano di violenza, la loro strada è tracciata, ma un sentimento nuovo di uno dei due porta la storia per un altro verso.
Bella colonna sonora
Carina, ma parte ababstanza scialba
Uno degli amci, poco graffiante
Figlio, fratello??.. Non lo so, ma diciamo che è l'unico che sa stare in scena, anche per opera di un personaggio meglio definito
Un po' con il volto non significativo ed espressività poco efficace.
Una regia che aveva delel idee, ma molte sono rimaste nebulose
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