Regia di Lamberto Bava vedi scheda film
Sorellina è stata rapita da un mago cattivo che l'ha fatta schiava; il sensibile Demian è in fuga dal padre che lo vorrebbe un guerriero sanguinario. Quando la prima fugge, incontra il secondo e nasce immediatamente l'amore. Ma altre vicissitudini divideranno i due giovani amanti, destinati a potersi incontrare soltanto in sogno.
Durante i due anni di pausa fra Fantaghirò 4 e Fantaghirò 5 (1994-1996), Lamberto Bava girò un paio di fiction assolutamente identiche come stile, come messa in scena e come tematiche agli episodi della saga con protagonista Alessandra Martines; la prima è Desideria e l'anello del drago, mentre la seconda è questa Sorellina e il principe del sogno. Sempre per Canale 5, sempre con una sceneggiatura di Gianni Romoli che pesca a più non posso dal mondo delle fiabe, sfrutta una giovane protagonista femminile e cerca di consegnare al pubblico un prodottino privo di pressochè qualunque implicazione drammatica, con personaggi monodimensionali e lieto fine sindacale garantito. La parte principale viene affidata a una ragazzina appena sfornata dall'harem di Boncompagni (Non è la Rai), Nicole Grimaudo, non esattamente un'attrice, mentre nel suo stesso ruolo, ma da adulta c'è Veronica Logan, non molto meglio; fra gli altri interpreti comunque la gara a chi fa peggio è aperta: basti segnalare la presenza di Raz Degan come protagonista maschile e di Valeria Marini. Come abbia fatto a finire in un cast simile Cristopher Lee, poi, rimane un mistero. La colonna sonora è opera del solito Amedeo Minghi (autore già delle musiche per i vari Fantaghirò) e ricalca poderosamente l'Aria sulla quarta corda di Bach, popolarmente nota in qualità di sigla della trasmissione Quark. Effetti speciali anche qui in mano a Sergio Stivaletti, che non delude. Due puntate da un centinaio di minuti ciascuna, totale oltre tre ore di durata. 2,5/10.
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