Regia di Ali Abbasi vedi scheda film
Splendido film, ingiustamente accusato da alcuni di essere l'opera di un ottuso picchiatore. Si tratta invece di un film onesto e privo di pregiudizi, che soppesa con attenzione i pro e i contro di persone e situazioni. Obiettivo, imparziale ed intellettualmente onesto, il regista (originario di un paese di grande tradizione democratica) valuta, con occhio disincantato ma con toni equilibrati, aspetti positivi e negativi di un paese democratico ma problematico come gli Stati Uniti d'America. Uscito nell'imminenza dell'ultima tornata elettorale ("il film giusto al momento giusto" ha scritto The New Yorker), non ha mancato, al pari dei molti endorsement (da Taylor Swift a Richard Gere, da Bruce Springsteen a tanti attori, registi, cantanti, youtuber, tiktoker, nani e ballerine) di influenzare profondamente l'elettorato americano. Presentato al Festival di Cannes 2024, incredibilmente non ha ricevuto nessuno dei 47 premi complessivamente distribuiti.
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