Trama
Amerigo ha sette anni e non si è mai allontanato da Napoli e dalla madre Antonietta. Ha sempre vissuto per strada e in povertà. Dopo la fine della Seconda guerra mondiale, però, viene fatto salire su uno dei treni della felicità - iniziativa sociale promossa dal Partito Comunista Italiano per far ospitare da famiglie settentrionali i bambini meridionali più colpiti dalla guerra, donando loro cibo, cure e un rifugio - per passare l'inverno al nord. Qui viene accolto dalla giovane Derna e accanto a lei Amerigo acquista una consapevolezza che lo porta a una scelta dolorosa che cambierà per sempre la sua vita. Gli serviranno molti anni per scoprire la verità: chi ti ama non ti trattiene, ma ti lascia andare.
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Commenti (5) vedi tutti
Graziosa ricostruzione della vita in Italia degli anni '40. La rappresentazione scenica e molto credibile e i dialoghi non sono banali. La storia da raccontare c'è e si lascia seguire. Voto: 6
commento di GARIBALDI1975Sa muovere le corde giuste "Il treno dei bambini", quelle che portano all'adesione facile verso la messa in scena "edulcorata" della povertà. Cristina Comencini annacqua la poetica del romanzo di Viola Ardone sostituendo le inclinazioni sociologiche del libro con la mera descrizione dei fatti narrati. Il taglio televisivo ne è la cornice più ovvia.
commento di Peppe ComuneBel film ma consiglio anche il libro che è meno edulcorato
commento di Artemisia1593Il film scorre bene, edulcorato quanto basta per suscitare commozione. Buona la regia, discreta la fotografia come pure le interpretazioni e le musiche di Piovani. Apprezzabili i sottotitoli nei dialoghi dialettali. 3 stelle
commento di xale78xMezzo italiano, mezzo dialetto, parole masticate: insomma la solita ciofeca all'italiana. Peccato perché la storia è interessante la regia è buona.
commento di gruvieraz