Trama
Amerigo ha sette anni e non si è mai allontanato da Napoli e dalla madre Antonietta. Ha sempre vissuto per strada e in povertà. Dopo la fine della Seconda guerra mondiale, però, viene fatto salire su uno dei treni della felicità - iniziativa sociale promossa dal Partito Comunista Italiano per far ospitare da famiglie settentrionali i bambini meridionali più colpiti dalla guerra, donando loro cibo, cure e un rifugio - per passare l'inverno al nord. Qui viene accolto dalla giovane Derna e accanto a lei Amerigo acquista una consapevolezza che lo porta a una scelta dolorosa che cambierà per sempre la sua vita. Gli serviranno molti anni per scoprire la verità: chi ti ama non ti trattiene, ma ti lascia andare.
Recensioni
Antonietta (Rossi) è una donna napoletana sola, abbandonata dal marito e costretta a subire le angherie dell'amante (Di Leva). Con lei c'è solo Amerigo (Cervone), un bambino di sette anni che aiuta l'economia domestica come può. Quando alla donna si profila la possibilità di mandare suo figlio su uno dei treni della felicità - la meritoria iniziativa che il PCI… leggi tutto
1 recensioni negative
Recensioni
Cristina Comencini porta su Netflix un film che riporta alla luce una pagina dimenticata della nostra storia: Il treno dei bambini, ispirato all’omonimo romanzo di Viola Ardone, racconta il fenomeno dei bambini del Sud trasferiti al Nord nel dopoguerra per trovare una vita migliore. È una storia importante, toccante, che merita di essere ricordata e condivisa.
Il film si appoggia… leggi tutto
1 recensioni sufficienti
Cristina Comencini porta su Netflix un film che riporta alla luce una pagina dimenticata della nostra storia: Il treno dei bambini, ispirato all’omonimo romanzo di Viola Ardone, racconta il fenomeno dei bambini del Sud trasferiti al Nord nel dopoguerra per trovare una vita migliore. È una storia importante, toccante, che merita di essere ricordata e condivisa.
Il film si appoggia…
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Antonietta (Rossi) è una donna napoletana sola, abbandonata dal marito e costretta a subire le angherie dell'amante (Di Leva). Con lei c'è solo Amerigo (Cervone), un bambino di sette anni che aiuta l'economia domestica come può. Quando alla donna si profila la possibilità di mandare suo figlio su uno dei treni della felicità - la meritoria iniziativa che il PCI…
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Commenti (8) vedi tutti
È realizzato scenicamente molto bene, bravissimo da 10 il bambino,gli altri lasciamo perdere. Buona dose di bandiere rosse e nobili intenti da spot Ong. Il resto latita anche il dramma che ci stava dietro. Non scende nel profondo e non emoziona più di tanto. La Comencini mangia caviale e alza il pugno quindi non è credibile, come il suo film.
commento di GabryLedTra Sud e Nord, un’Italia spezzata in cerca di futuro
leggi la recensione completa di orsoteneroneA parte i dialoghi un po' scarni, che lasciano qualche "sospeso" a cui deve rispondere lo spettatore, per il resto un bel film che si fa guardare con interesse fino alla fine
commento di lucignoloGraziosa ricostruzione della vita in Italia degli anni '40. La rappresentazione scenica e molto credibile e i dialoghi non sono banali. La storia da raccontare c'è e si lascia seguire. Voto: 6
commento di GARIBALDI1975Sa muovere le corde giuste "Il treno dei bambini", quelle che portano all'adesione facile verso la messa in scena "edulcorata" della povertà. Cristina Comencini annacqua la poetica del romanzo di Viola Ardone sostituendo le inclinazioni sociologiche del libro con la mera descrizione dei fatti narrati. Il taglio televisivo ne è la cornice più ovvia.
commento di Peppe ComuneBel film ma consiglio anche il libro che è meno edulcorato
commento di Artemisia1593Il film scorre bene, edulcorato quanto basta per suscitare commozione. Buona la regia, discreta la fotografia come pure le interpretazioni e le musiche di Piovani. Apprezzabili i sottotitoli nei dialoghi dialettali. 3 stelle
commento di xale78xMezzo italiano, mezzo dialetto, parole masticate: insomma la solita ciofeca all'italiana. Peccato perché la storia è interessante la regia è buona.
commento di gruvieraz