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Taxi Monamour

Regia di Ciro De Caro vedi scheda film

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La recensione su Taxi Monamour

di gaiart
7 stelle

Vince la poesia del non detto, la sottrazione di gesti azioni parole. De Caro /Palascino un'asse vincente

‘Taxi Mon Amour’, presentato nella selezione di Giornate degli autori alla 81° Mostra del Cinema di Venezia, il film conquista. 

In uscita nelle sale il 04 settembre il film di Ciro De Caro è testimonianza chiara che la produzione di Kimera Film di Simone Isola è una garanzia di ricercatezza e qualità su giovani autori. Oggi avvalorata da Adler.

Ci sono persone che ti capiscono con lo sguardo. Che fanno di tutto per alleviarti la vita come se ti conoscessero da sempre. Sono poche è vero, succede raramente. Ma quando accade la vita prende una magia rara, che ti da la spinta per continuarla, nonostante tutto e tutte le sofferenze pregresse.

 

Il regista Ciro de Caro:

‘Volevo raccontare un cinema fatto di sincronici e sottrazioni; di cose che forse dovrebbero accadere, ma forse non accadono’

 

 

 

Misterioso. Originale. Poetico. I film scritti e diretti da De Caro /Palasciano hanno sempre un pò di tutto. Inclusa l’attualità, il sociale, la solitudine, la condivisione. 

Temi ben interpretati da una ragazza ucraina che vuole tornare al suo paese. 

Sullo sfondo la guerra appunto e, di sponda, i dolori, le fratture, le irrequietezze che un conflitto lascia. Con lei la conturbante attrice feticcia di De caro che ha una bravura e una naturalezza rare.

Rosa Palasciano: 

‘Ci sono gli echi di un conflitto lontano, è stato facile lavorare sulla chimica, prima di tutto come persone. Cercavamo un incontro di due donne con niente in comune e che hanno problemi che le portano ad essere sole. Il mio personaggio si spinge ad essere estroverso, per me è stato facile ed organico, Abbiamo iniziato giocando assieme. E poi i muri cominciano a cadere. C’è questo silenzio che invade. E’ una dimensione e una ricerca sulla sottrazione, lavoriamo molto sui non detti’

Rosa Palasciano e Yeva Sai funzionano molto bene assieme. Nella malattia dell’una e nella chiusura emotiva dell’altra, si incrociano destini, aiuti e empatie reciproche. Le due attrici funzionano da specchio una per l’altra e, assieme a tutto un cast ben diretto, rendono credibile tutto ciò che accade, avvincendo lo spettatore che rimane come in una strana tensione. Alla fine esso è soggiogato durante tutto lo svolgimento che avviene sempre in sottrazione senza dire troppo, ma creando invece una perenne curiosità e mistero.

Alla fine Taxi Mon Amour piace. Perché nonostante solitudini, guerra e malattia personale, il film da molta speranza. Soprattutto al mondo femminile. 

Questo abituato da sempre a celare i propri problemi e solitudini, qui finalmente essi vengono espressi e capiti!

Sinossi di ‘Taxi Mon Amour’

L’incontro tra due donne solo apparentemente diverse tra loro. Anna è in conflitto con se stessa e con la propria famiglia, affrontando in solitudine la propria malattia. Cristi, invece, fugge da una guerra che la tiene lontana da casa. Tutti consigliano ad Anna di seguire il suo compagno in un viaggio di lavoro. A Cristi di restare al sicuro in Italia. L’incontro tra le due, seppur breve, sarà un tuffo nella libertà.



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