Regia di Stuart Baird vedi scheda film
A 37 anni, la saga di Star Trek sembra aver esaurito le pile. Nonostante lo sforzo degli sceneggiatori, dopo aver saccheggiato tonnellate di letteratura alta media e bassa, la serie si trova a dover replicare se stessa. Stavolta l’equipaggio dell’Enterprise deve far fronte al pericolo che giunge dal sistema romulano, in cui un colpo di stato porta al potere Shinzon, un duplicato perfetto e ancor giovane del comandante Picard. Il film diviene l’occasione per un interminabile confronto tra Picard e il suo altro da sé, non proprio una novità in quanto già nel quinto episodio dello Star Trek televisivo datato 1966 e intitolato con grande perspicacia Il duplicato, il comandante Kirk viveva un’esperienza non dissimile, alla quale mancava solo il contorno di effetti speciali che sono il segno più evidente del tempo che passa. Non soddisfatti, gli sceneggiatori hanno pensato bene di sottoporre anche Data allo strazio del suo doppio, non perfido come quello del comandante ma, purtroppo per lui, decisamente fuso. Gli effetti speciali alternano sequenze verosimili a effetti da videogame non troppo sofisticato, eppure la consolidata abilità del cast riesce a non far naufragare il film nel buco nero dell’indifferenza, questa sì vera nemesi per una serie così gloriosa.
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