Regia di Stuart Baird vedi scheda film
Una regia poco coraggiosa percorre le vie della normalità invece di cercare nuove forme espressive e nuove concettualità, per giungere la dove nessun altro film è mai giunto prima. E così tutto è consuetudine
Un capitolo dalle notevoli potenzialità di soggetto, con Picard messo di fronte allo specchio a confrontarsi con un se stesso giovane, ma provato nel fisico e segnato profondamente nel carattere dalle diverse sorti di vita. Uno scontro tra giovinezza e maturità, tra miseria e nobiltà, tra Jean-Luc e il suo Picard, appunto. Molto al quale attingere, ma tali risorse rimangono pressoché inutilizzate, con una trama che bada essenzialmente al grezzo scontro tra buoni e cattivi, con una quasi totale assenza di profondità e di prospettiva. Anche la morte di Data passa quasi inosservata, sollevata di ogni emozione dalla scontata (e fin troppo prevedibile) sostituzione con un altro se stesso. Per il resto il film vanta una discreta realizzazione ed il ritmo narrativo regge, anche se uno sforzo in più sugli effetti speciali andava fatto. Con una regia coraggiosa avremmo potuto avere il miglior capitolo della saga. Invece ci si omologa al resto. Consono.
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