Regia di Giovanni Bognetti vedi scheda film
La nonna ha ereditato sei milioni di euro; improvvisamente uno spasimante si fa avanti e chiede di sposarla. La figlia e il genero della donna, ma anche i due nipoti, subodorano l'inganno: il nuovo arrivato vuole sposare la ricca anziana, portarla in vacanza e quindi ucciderla. La famiglia parte dunque al seguito della coppia di neosposini, per uccidere il marito prima che lui uccida la moglie...
Al termine della visione di un film come questo è normale pensare “Meno male che non sono andato a vederlo al cinema”: per chi ha speso dei soldi per vedere Ricchi a tutti i costi, l'amarezza dev'essere stata forte. Giovanni Bognetti, già sceneggiatore di svariate commedie (non particolarmente originali o memorabili), approda alla sua quarta firma in regia con questo lavoro: un sequel a tutti gli effetti, che parte da dove si chiudeva il precedente Natale a tutti i costi (2022). E se il copione viene firmato dallo stesso Bognetti, sui titoli di testa compare il credito ad Alexandra Leclére e al suo Mes très chers enfants (2021) di cui Natale a tutti i costi era l'instant-remake in salsa italiana. Insomma, che si può dire di buono di questi novanta minuti di gag già viste e facili risatine? Senz'altro risulta apprezzabile il tentativo di offrire evasione senza implicazioni troppo profonde, né volgarità o argomenti scabrosi; anche la confezione professionale merita una nota positiva (fotografia: Federico Annichiarico, montaggio: Walter Marocchi). Nel cast svettano i nomi di Angela Finocchiaro, Antonio (Ninni) Bruschetta e Christian De Sica (che regge i momenti più esplicitamente cinepanettoneschi, sebbene il film non viri mai in maniera netta verso tale deriva), e compaiono inoltre Fioretta Mari, Darjo Peric, Dharma Mangia Woods e Claudio Colica. Chiusura inevitabile: speriamo che sia bastato questo sequel e la saga termini qui. 2,5/10.
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