Regia di Carlos Marques-Marcet vedi scheda film
FESTA DEL CINEMA DI ROMA 19: CONCORSO PROGRESSIVE CINEMA
PREMIO "MONICA VITTI" - MIGLIOR ATTRICE AD ANGELA MOLINA
Una ex ballerina è segnata dalla progressione di una malattia terminale che la consuma tra indicibili sofferenze. Cosciente di ciò, il suo più recente compagno, con cui ha concepito la più giovane dei tre figli dei due (gli altri due avuti da entrambi da partner differenti), decide di proporle una variante decisamente più estrema rispetto alla scelta di farsi accompagnare in Svizzera per praticare l'eutanasia.
I due se ne andranno assieme, dopo averlo comunicato alla propria sbigottita prole, che vuole proprio la figlia in comune tra i due come la più risolutamente contraria a tale sconcertante decisione estrema.
Si cercava una via clamorosa per parlare di fine vita ed eutanasia?
Il regista spagnolo Carlos Marquéz-Marcet lo ha trovato appieno, calcando la mano anche con balletti frenetici e audaci turti scatti istintivi e nervosi che descrivono la frenesia di una decisione utile soprattutto a generare fraintesi e ad apparire come un capriccio indecoroso ed irrispettoso soprattutto nei confronti di chi resta.
Se si vuole prendere coscienza su un argomento difficile e spinoso come il.diritto al fine vita, forse conviene aspettare l'uscita dell'ultimo film di Pedro Almodovar, ovvero il Leone d'Oro La stanza accanto: solo così è possibile quantificare la grevità gratuita di questo film inutilmente provocatorio, a confronto con la grazia senza eguali del grande maestro di cinema castigliano. Peccato anche per il cast che annovera una gran coppia di interpreti come restano la grande spagnola Angela Molina e l'attore cileno più noto Alfredo Castro.
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