Regia di Martin Scorsese vedi scheda film
Chi pensa a Scorsese come al regista della Little Italy, di De Niro e poi Di Caprio, dovrebbe guardarsi questo film. Girato subito dopo "Mean streets", è un riuscito ritratto femminile che fece guadagnare un meritato Oscar ad Ellen Burstyn, ma è anche un insolito film "on the road" a metà fra commedia e dramma. Dimostra che, soprattutto agli inizi, Scorsese era un regista che amava rinnovare il proprio repertorio e tentare qualcosa di diverso ad ogni nuovo film. In Alice è ben definito il rapporto madre-figlio, con Alice come madre apprensiva che ha una certa paura di ricominciare una relazione con un uomo che potrebbe rivelarsi un partner sbagliato, ma che alla fine cede al corteggiamento di David, interpretato da Kris Kristofferson. Anche qui il regista è molto accurato nella resa degli ambienti (la trama si muove fra il New Mexico, Phoenix e Tucson) e sembra che anche gli accenti delle diverse regioni siano restituiti fedelmente nella versione originale, che personalmente non sono riuscito a vedere. La Burstyn domina naturalmente la scena creando un personaggio vivo e palpitante, ripreso in America anche in alcune serie televisive successive, ma non bisogna trascurare gli apporti di Kristofferson, di un giovane Harvey Keitel in un ruolo più defilato rispetto a quello di Mean streets, di Diane Ladd, anche lei candidata all'Oscar, del bambino Alfred Lutter e di una giovanissima Jodie Foster in versione maschiaccio. Decisamente da riscoprire.
Voto 8/10
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