Regia di Martin Scorsese vedi scheda film
Il film comincia omaggiando i classici del musical degli anni Quaranta: a Monterey, in California, sullo sfondo di un deserto arrossato dal tramonto, canta e giura a se stessa che diventerà una stella. Ventisette anni dopo, Alice vive a Socorro, nel New Messico, con un marito distratto e un figlioletto di 11 anni. Quando il marito muore in un incidente stradale, Alice decide di vendere la casa e tornarsene, insieme al figlio, nella natìa Monterey. Dopo il successo ottenuto con Mean Streets, Scorsese viene ingaggiato da una major (la Warner Bros) per dirigere un road movie intimista, basato su una figura femminile molto forte e ben caratterizzata. Lo stile non è quello violento dei suoi film più famosi, anzi è il ritratto dolce e malinconico di una donna costretta a sfidare il mondo e l'egoismo degli uomini che incontrerà lungo la strada, pur di raggiungere il suo sogno. Scorsese inoltre si diverte ad omaggiare i film che guardava da bambino, oscillando tra il melodramma, la commedia ed il musical. Davvero bravissima la protgonista, una Ellen Burstyn straordinaria che vinse l'Oscar per l'interpretazione di Alice. Uno Scorsese minore, certo, ma (forse proprio per questo) Alice non abita più qui è comunque un film molto apprezzabile e di notevole inventiva.
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