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Alice non abita più qui

Regia di Martin Scorsese vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Alice non abita più qui

di will kane
8 stelle

Dai furori urbani di "Mean Streets", con la conclusione di piombo e sangue che si conosce, a un film molto anomalo nella sua carriera, per Martin Scorsese fu questo, in realtà, che dopo il "biglietto da visita" con Keitel/De Niro, che, prima dell'affermazione a Cannes inizialmente e mondiale successivamente, fece conoscere l'autore a molta stampa: non fu un campione di incassi, ma fece vincere l'Oscar alla sua protagonista Ellen Burstyn ( straordinaria) e fu uno dei primi lungometraggi a generare una serie tv, "Alice" appunto, con alcuni attori ripresi dalla storia originale ( il Mel proprietario della tavola calda in cui Alice trova lavoro come cameriera). Oggi ricordato il giusto anche dagli scorsesiani doc, "Alice non abita più qui" è effettivamente difficile da catalogare in mezzo alle opere di un cineasta che ci ha sempre più abituati a pellicole in cui la violenza, oltre che fisica, anche intesa come insindacabile concezione delle cose, è parte integrante del raccontato: però , benchè sospeso tra il dramma sentimentale e la commedia progressista, è un valido lavoro, un quadro rappresentante vite che sanno di stare ai margini e non avere più troppe ambizioni da coltivare, nè troppe cartucce da sparare. Ognuno ha il suo carico di errori alle spalle e un pò di sogni sotterrati, ma la volitiva Alice, benchè rimasta sola con il figlio ( il personaggio onestamente meno riuscito, piuttosto stucchevole quando non insopportabile) e economicamente a terra, imparerà che ci si può fare un'altra vita, anche se forse non sarà possibile tirare avanti cantando. La Burstyn vinse meritatamente l'Oscar per un ruolo con forti tonalità drammatiche, ma non privo di ironia o tempi da commedia adulta, Kristofferson, all'epoca in piena carriera cinematografica dopo quella musicale è una credibile seconda opportunità per la protagonista, e emerge la brava Diane Ladd nei panni della collega di Alice dall'umorismo non leggiadro, ma di buon cuore: in piccoli ruoli, si ricordano Harvey Keitel e Jodie Foster.

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