Regia di Aldo Baglio, Giovanni Storti, Giacomo Poretti, Massimo Venier vedi scheda film
Battute riuscite, trama sempliciotta e un finale che rovescia tutte le carte messe in tavola che é forse la cosa più riuscita del film. Voto 6
Dopo il commovente "Chiedimi se sono felice", lo straordinario "Così è la vita" e lo spassosissimo e scatenato "Tre Uomini e Una Gamba", il trio comico più famoso in Italia negli ultimi anni torna con un film parodia sulla mafia statunitense. Il risultato comunque buono in molti punti: 1) Le battute funzionano, le gag pure, i mitici Aldo Giovanni e Giacomo si dimostrano capaci di recitare anche nel mondo del cinema; 2) La fotografia è eccellente. Sembra di essere stati catapultati nell'era di Al Capone. E anche la scenografia di una New York alla "C'era una volta in America" è fantastica, bellissima anche la scelta dei costumi e del trucco e la colonna sonora ottima di Frank Sinatra: "Beyond the sea". 3) La storia è molto divertente, anche se non lascia emozioni, ma comunque mi ha convinto in tutto: gli attori sono bravissimi, molte scene fanno straridere, e pigliare in giro la mafia fino agli estremi: il gioco dei dadi, Herbert, la pistola che spara da sola e i nomi dei scagnozzi del possente Don Genovese sono all'apice della demenzialità, e funzionano benissimo. Un buon film, non il migliore, ma non è da buttare.
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