Regia di Hubert Marischka, Giuseppe Fatigati vedi scheda film
Un trio di giovani cantanti, le Tre Capinere, arriva di soppiatto in visita a un attempato barone dai notevoli trascorsi come sciupafemmine. Le ragazze si spacciano per figlie sue e lui, pur non ricordando precisamente come, quando e con chi avvenne il concepimento, non esita a credere alla cosa.
Una gradevole commediola frutto di una coproduzione fra Italia e Germania, questo Tre ragazze viennesi; una regia divisa a metà, inoltre, fra il nostro Giuseppe Fatigati e l’austriaco Hubert Marischka. Non è difficile immaginare che quest’ultimo, con svariate pellicole già alle spalle come regista, sia stato più frequentemente impegnato dietro la macchina da presa sul set, mentre Fatigati, più spesso impegnato come montatore o come assistente, probabilmente ha svolto un ruolo più defilato. Nel complesso l’opera funziona: non ci sono grandi obiettivi o ambizioni artistiche particolari alla sua base, ma garantisce un’ora e mezza spensierata fra battutine, equivoci e canzonette, il che è indubbiamente sufficiente per il tipo di lavoro e per l’epoca in cui viene licenziato, ovverosia nel bel mezzo del secondo conflitto mondiale. Sceneggiatura: Tullio Covaz e Aldo Pinelli da un soggetto dello stesso Marischka; fra gli interpreti quasi tutti nomi tedeschi: Johannes Riemann, Lucie Englisch, Else von Moellendorff, Carola Hoehn, Theodor Danegger, Grethe Weiser e Hermann Speelmans sono i principali. Covaz è anche assistente alla regia, mentre Fatigati giustamente si occupa del montaggio. 4/10.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta