Regia di Martin Herbert (Alberto De Martino) vedi scheda film
Pellicola difficilmente catalogabile (non è un thriller perché manca l’alone di mistero, non è un horror perché non mira a scioccare, non è neppure un noir, né un poliziesco) con una sceneggiatura (voto: 5) tutto sommato non pessima che snocciola nel finale varie banalità (come l’assassino che anziché scappare accetta di incontrare la ragazza di suo fratello o il finale ambiguo ingiustificato) e che ha il suo grosso limite nel non sapere coinvolgere adeguatamente lo spettatore. Regia poco entusiasmante, anche se sufficiente. Interpretazioni così e così. In definitiva ci si diverte poco e si resta decisamente delusi soprattutto avendo visto altri film di De Martino. Totale assenza di gore, che poteva aggiungere un qualcosa di più in mezzo ad una storia che non decolla mai, non si rinuncia, invece, a qualche topless in primissimo piano.
Il film sarà fortemente citato dal più riuscito “Premonizioni” (con Jeff Goldblum) del 1999 del regista Brett Leonard.
Si può tranquillamente evitare. Voto: 5=
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