Regia di Teresa Villaverde vedi scheda film
Una donna, una casa, una spiaggia. Il marito e la bambina di Ana partono e la lasciano nella casa al mare. Sola, e quasi sensualmente unita all’ “acqua e sale” del titolo, alla sabbia, alle pietre. “Agua e sal” è la storia di una donna che si prende tempo (o almeno ci prova). Ma una serie di incontri turberanno impercettibilmente il suo isolamento. Prima salva un uomo che rischia di essere investito da un motoscafo, poi si specchia in una giovane coppia, e si confronta con Vera, un’amica che viene a trovarla. Galatea Ranzi aderisce con passione al progetto della Villaverde, prima stranita spettatrice, poi in silenziosa crescita. Il problema è che, quando al rapporto tra la donna e il paesaggio si sostituiscono i brevi incontri con i personaggi, il film si fa schematico e mostra una imperdonabile assenza di curiosità, non mantiene le promesse e non ha il fiato per regger fino in fondo il proprio progetto.
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