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La morte ha sorriso all'assassino

Regia di Joe D'Amato (Aristide Massaccesi) vedi scheda film

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La recensione su La morte ha sorriso all'assassino

di lino99
8 stelle

Una perla poco conosciuta dell'horror italiano, assolutamente da recuperare...

...E ora, dopo Mario Bava e Lucio Fulci, eccoci a Joe D'Amato (all'anagrafe Aristide Massaccesi), altro importante protagonista del cinema italiano di genere (non dico solo horror perché ha affrontato, un pò come Antonio Margheriti, anche la fantascienza, ma in particolare l'erotico, fino al porno vero e proprio). Un regista che mischia i generi, basti pensare a "Le notti erotiche dei morti viventi", tanto da occupare un posto di prestigio nel cinema dell'eccesso e dell'esasperazione. Nel 1973, anno de "L'Esorcista", uscì il suo primo horror: La morte ha sorriso all'assassino, titolo meno conosciuto di cult come Buio Omega e Antropophagus...e questo è un vero peccato: è un film che, a prescindere dal giudizio finale, ti rimane comunque impresso e regala emozioni, soprattutto per l'alone di mistero presente sempre che causerà alla fine della visione una marea di interrogativi, che culmineranno nell'inspiegabile ma sorprendente finale. E' una storia alquanto complicata, che narra di una donna che credevano morta che non farà altro che perseguitare in un modo davvero indimenticabile i personaggi... Questi ultimi sono strani e ben caratterizzati, grazie soprattutto alla bravura degli attori, tra cui spicca il "Nosferatu" Klaus Kinski, che interpreta un dottore che possiamo considerare allievo del dr. Frankenstein e Luciano Rossi, l'inquietante fratello della protagonista.

Forse è il primo film italiano a mostrare scene splatter, peraltro uscite bene, considerando il budget (una la vedete sulla locandina). Il tema della colonna sonora di Berto Pisano è davvero unico: nella prima parte è proprio un sottofondo horror, abbastanza inquietante, ma nella seconda si trasforma in un motivetto tranquillo, adatto per le poche scene erotiche presenti (Forse questo è il film più leggero di Joe). Tuttavia, a trasmettere ansia e angoscia, talvolta è il silenzio il migliore, come accade in una scena talmente silenziosa che io pregavo che qualcuno parlasse, per quanto il silenzio fosse diventato insopportabile. Io non riesco a credere che un film di così grande impatto abbia solo una recensione su mymovies, di un rigo e dalla cui trama capisci che chi l'ha scritta il film non l'ha neanche visto...Spero di avervi incuriosito e, soprattutto, invito chi lo ha visto o lo vedrà a condividere nei commenti una spiegazione plausibile del finale, ma anche di altre scene...Viva Nocturno, grazie a loro questi film almeno vengono un pò diffusi.

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