Regia di Béla Tarr vedi scheda film
Lo dico subito, le due stelle sono dovute ad una mera questione di gusto. Il film è di quelli che fan sbrodolare i puristi della settima arte. Sottesi, poesia, fotografia fantastica... ma due palle che non finiscono più. Fin dall'inizio si fa fatica a sopportare il ritmo rasente lo zero di questa pellicola; il cinema è un modo comunicativo e necessita pertanto di strumenti appositi che veicolino il messaggio. Se il sonno la fa da padrone, salta anche la comunicazione. E' come assistere ad una rivoluzionaria conferenza sulla meccanica quantistica, una platea piena di persone che non ci capiscono un ca**o ed un paio di esperti che piangono per l'emozione. Il fatto è che qui non si parla di rivoluzionare il mondo, la fluidità/fruibilità comunicativa è a mio avviso parte integrante della settima arte e se salta, qualcosa non funziona. Lascio e consiglio questa pellicola a palati più raffinati del mio. A tutti gli altri non posso che sconsigliarlo.
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