1978: Aldo Chimenti, originario di un paesino in provincia di Bari, si è appena trasferito a Torino con la moglie poliziotta. La sua vita si divide tra il lavoro di ragioniere e le prove con il coro rock della parrocchia. L'incontro con Biagio, ex comunista e nullafacente, e con Caimano, un ingenuo che vive fuori dal tempo, è destinato a stravolgere le abitudini di Aldo. I tre scoprono di avere in comune il sogno di fare soldi, e per realizzarlo sono disposti a tutto...
Note
Operina fin troppo "morale", che regala spesso l'impressione di volere volare e che invece finisce per rimanere a terra, con le ruote sgonfie.
In tv il caro Enzo Tortora allietava le serata degli italiani con il suo mitico programma “Portobello”. Al cinema si proiettavano film come "Ecce Bombo", "I Duellanti" e "La febbre del sabato sera". Erano gli anni del rapimento Moro, del primo Presidente della Repubblica socialista (Pertini) e della morte di Papa Lucani. Precisamente siamo nella Torino del 1978: è in questa città… leggi tutto
tanti ne parlano male invece io lo promuovo a pieni voti, sarà che adoro gli anni 70, ma la sua parte è abbastanza realistica e l'umorismo non manca leggi tutto
Primo pesante appunto: l'audio pessimo. Accade spesso che gli italiani vogliono fare gli americani, ma non sono in grado. L'audio in presa diretta in Italia, come già più volte ho segnalato, è catastrofico. Essendomi rotto i coglioni, ho stabilito un livello accettabile. Tutto quello che veniva pronunciato sotto e rimaneva inudibile, non l'ho sentito, punto e basta. Il film è comunque un… leggi tutto
Alla fine degli anni Settanta Aldo, ragioniere pugliese, si trasferisce con sua moglie poliziotto a Torino. Conosce qui due perditempo, Biagio e Caimano, con cui ordisce un ambizioso piano criminale.
La costruzione del film è ben architettata: c’è un filo giallo, in stile ‘grande rapina’, che si interseca con una sottotrama apertamente comica e, di sfondo,…
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/spettacoli/201003articoli/53243girata.asp In questo episodio - ben distante dal mero gossip sul trash televisivo - c'è TUTTA la meschinità italica. …
Primo pesante appunto: l'audio pessimo. Accade spesso che gli italiani vogliono fare gli americani, ma non sono in grado. L'audio in presa diretta in Italia, come già più volte ho segnalato, è catastrofico. Essendomi rotto i coglioni, ho stabilito un livello accettabile. Tutto quello che veniva pronunciato sotto e rimaneva inudibile, non l'ho sentito, punto e basta. Il film è comunque un…
NEL NOSTRO CINEMA ITALIANO,PURTROPPO ESISTONO ATTORI E REGISTI COMUNISTI, (DA ME NOMINATI IN QUESTA PLAYLIST), CHE CON I LORO INCASSI FINANZIANO LE BRIGATE ROSSE, E I NO-GLOBAL.
Chi scrive è un minimo omonimo, dunque è imbarazzato: perché alla prima assoluta di un “Aldo” nel titolo non corrisponde un film all’altezza della speciale occasione. Dario Migliardi, reduce dal trionfo festivaliero con il corto “La lettera”, è partito da uno spunto non banale - il 1978, l’anno dei tre Papi, di un socialista come Presidente e del rapimento e dell’uccisione…
In tv il caro Enzo Tortora allietava le serata degli italiani con il suo mitico programma “Portobello”. Al cinema si proiettavano film come "Ecce Bombo", "I Duellanti" e "La febbre del sabato sera". Erano gli anni del rapimento Moro, del primo Presidente della Repubblica socialista (Pertini) e della morte di Papa Lucani. Precisamente siamo nella Torino del 1978: è in questa città…
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Commenti (2) vedi tutti
inutile, a tratti addirittura noioso, strappa qualche risata spenta ( ma forse è solo una smorfia di insoddisfazione )
commento di La CorunaVOTO : 6 Film originale, onesto, ma poco incisivo nelle conclusioni. Un film riuscito a metà.
commento di supadany