Regia di Sidney Salkow vedi scheda film
"Due pistole per due fratelli" diretto nel 1955
da Sidney Salkow,devo dire che non mi è dispiaciuto,
ma neanche convinto del tutto.
La storia racconta che Cid viene a scoprire che il fratello
Jubal è diventato un fuorilegge e si è formato una
banda,dove lui comanda e dopo una rapina si nasconde
in un posto sicuro.
L'unico che scopre il covo della banda è proprio
lui,ma decide di non denunciare la cosa perché
si sente legato a suo fratello e vuole redimerlo.
Però succede che qualcuno avverte lo sceriffo e
che gli è andato a dire dov'era il covo,e allora
dopo che si salva Jubal vuole sapere chi è stato a tradirlo.
Il Film è diretto da uno specialista del Western
dell'epoca come Sidney Salkow,ma qui si ritrova
con una sceneggiatura che è sempliciotta e con
delle ingenuità narrative che sono talmente evidenti
che neanche il regista riesce a coprire,nonostante una regia
attenta e pulita soprattutto per gli scontri a fuoco.
Insomma ci troviamo davanti a un vero e proprio
B Movie Western,perché i personaggi nei momenti
che sono tragici,sono fermi a loro stessi,
la messa in scena è approssimativa ma riesce
a reggere lo stesso e gli Attori a volte
non sembrano convinti di quello che stanno
facendo.
Ma nonostante questo il regista utilizza tutti
i canoni del Western,con questa storia di due
fratelli che hanno preso strade diverse,ma
che in fondo sono buoni entrambi e di questo
la sceneggiatura si basa con dei colpi di scena,
tra tradimenti e voltafaccia inaspettati,
che rendono il Film abbastanza gradevole.
A volte si ha la sensazione che si narrano troppo
veloce gli eventi,ma questo succede proprio quando
il Budget è risicato.
Da segnalare la buona direzione degli Attori
soprattutto i due che interpretano i fratelli
che sono gli strepitosi Buster Crabbe e
Neville Brand,anche se è quest'ultimo che
a tratti prende la scena perché è un
personaggio negativo che fa il verso a
James Cagney e anche la bellissima e
biondissima Ann Robinson e la bruna
Lita Milan.
Invece nel Cast tecnico segnalerei
la bella e suggestiva fotografia
in bianco e nero di Kenneth Peach,
che da un buon contributo a tutto
il complesso.
In conclusione un sufficiente Western
che nonostante presenti tutti i limiti
è gradevole,però è un peccato che a tratti
sia troppo zuccheroso e di un finale
scontato che è l'apice di tale cosa,
cadendo sul sentimentalismo.
Il mio voto: 6.
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