Espandi menu
cerca
Nonostante

Regia di Valerio Mastandrea vedi scheda film

Recensioni

L'autore

obyone

obyone

Iscritto dal 15 dicembre 2003 Vai al suo profilo
  • Seguaci 96
  • Post 6
  • Recensioni 551
  • Playlist 19
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi
Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Nonostante

di obyone
7 stelle

 

Valerio Mastandrea, Dolores Fonzi

Nonostante (2024): Valerio Mastandrea, Dolores Fonzi

 

 

Venezia 81. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica.

Quante volte ci siamo chiesti cosa vi sia dopo la morte? Una domanda che non trova risposta ma che, nei secoli, ha sfidato intellettuali e liberi pensatori. Se i teologi di tutte le religioni sono concordi nel credere ad una vita ultraterrena, che ricompensi uomini e donne dalle tribolazioni patite in vita, le persone comuni sono colte da numerosi dubbi a riguardo, e razionalmente si chiedono se esista l'anima e se costei trascenda la morte.

Il cinema, sin dagli albori, si interroga, al pari delle altre branche del sapere, sulla vita eterna, se mai ce ne sia una. L'argomento non è nuovo e spesso s'è sviluppato attraverso fantasmi imprigionati in un limbo dimensionale o nei risvegli post-comatosi di menti esposte a viaggi di luce o suoni di fonte ignota. I casi di premorte, spesso raccontati con trasporto o con compiaciuto tornaconto, alimentano il fuoco che avviluppa il fenomeno della rinascita ultraterrena. Per quanto trito, dunque, il tema mantiene inalterato il proprio fascino.

 

Lino Musella

Nonostante (2024): Lino Musella

 

"Nonostante" di Valerio Mastandrea, film d'apertura della sezione Orizzonti, è l'ultimo a buttare uno sguardo sull'aldilà, o meglio, su quella porzione di tempo e di spazio che è né di qua, né di là. 

In un ospedale alcuni personaggi stazionano al capezzale di corpi sospesi nella dimensione fisica e temporale del coma. Né morti, né vivi.

Chi sono costoro e perché entrano ed escono dall'ospedale e dalle stanze del reparto senza disturbare nessuno, se non se stessi? La curiosa sequenza iniziale potrebbe già rivelare qualcosa ma, in verità, la coreografia musical-fantasy, lascia poche certezze e molta curiosità per il prosieguo. L'entrata in scena di "lui" è certamente sibillina ma non ci vuole molto per capire che l'anima - lo spirito o l'ectoplasma se preferite - si è momentaneamente dissociata da un corpo inerme con cui tenta di riprendere contatto e che cerca di preservare dall'improvvisa folata di vento del definitivo trapasso. 

Il "lui" di Valerio Mastandrea si rannicchia sul divano mentre il suo corpo giace immobile sul letto d'ospedale. Entrambi in attesa di qualcosa. Un ricongiungimento o la morte. A far compagnia al cinquantenne personaggio interpretato dall'attore/regista ci sono altri spiriti in attesa: il ficcanaso ma amabile Lino Musella e l'imbronciata ed esausta Laura Morante. 

Ad un certo punto il trantran del reparto e del nostro protagonista viene scosso da un nuovo arrivo. "Lei" (Dolores Fonzi) si impossessa degli spazi di "lui". Spazientita gli riversa contro la propria inquietudine. Preferirebbe la morte all'indeterminatezza dell'attesa. I due si scontrano, si scornano e alla fine si innamorano. 

Una storia di "spiriti in attesa" si tramuta in una storia brillante e romantica. Una favola sulle difficoltà ad aprirsi ai sentimenti, quelli forti e tenaci, che potrebbero scombinare l'esistenza al punto da costringere chi li vive a rinunciare a tutte le certezze. L'unica certezza del povero Mastrandrea è l'incertezza. Una camera singola in ospedale e la quiete del proprio guscio. "Lei", invece, è una folata di vento che spira con forza superiore a quella che preannuncia la fine.

Via via che i due si conoscono l'involucro protettivo di "Lui" si sgretola e le certezze vacillano. La "non vita" dell'uomo paventa la propria fragilità innescando, finalmente, una lotta contro la morte che è la rinascita del desiderio di amare e di vivere. L'amore, infatti, può rendere l'esistenza piacevole e leggera come una brezza che gonfia le vele e solleva l'anima e il corpo in un fluttuare incessante tra vie e palazzi di un mondo visto, forse, per la prima volta.

 

Valerio Mastandrea

Nonostante (2024): Valerio Mastandrea

 

Il "Ghost" di Valerio Mastandrea è in balia del fato, di risvegli improvvisi ed indesiderati, di morti inaspettate e irragionevoli ma ciò che più mi ha colpito dell'interpretazione che il film dà dei misteri dell'esistenza è la forza con cui il sentimento irrompe nei cuori. L'amore scardina convinzioni ed abitudini e spinge a spiccare il salto anziché fermarsi per paura sulla linea bianca dello stacco, linea dietro alla quale il piede dovrebbe inarcarsi lasciando esplodere, finalmente, l'energia di un balzo. Quante volte vediamo il "Lui" di Mastrandrea provare qual gesto e poi fermarsi di fronte alla sabbia, intimorito dalla felicità dell'abbandono?

Personalmente ho apprezzato questo film sia per la delicatezza dell'autore sia per motivi personali. Diciamo pure che mi sono sentito in coma per troppi anni, incapace di scrollarmi di dosso abitudini e illusorie certezze per spiccare il salto nel vuoto. Salto che infine è arrivato, elastico ed energico, nel momento in cui un'ospite improvvisa si è impossessata della mia "stanza d'ospedale" mettendola a soqquadro. Sentire il proprio animo volare in una danza di emozioni è stato un attimo ed è ancora emozionante dopo tanti anni.

Il "Ghost" di Valerio Mastandrea ha la sua Whoopi Goldberg, un medium che lavora in ospedale e mette il mondo dei vivi in comunicazione con quello dei "non vivi". Il suo compito è fondamentale nel racconto, fondamentale come l'innamoramento, che altrettanto irrazionale ed inspiegabile congiunge gli amanti in un solo essere, senza logiche apparenti, senza spiegazioni plausibili, senza perché rasserenanti. L'amore obbliga a giocare a carte scoperte e ribaltare le regole della ragione. "Nonostante" ci prova con il linguaggio simbolico dell'uomo che muore all'apatia per risvegliarsi, si spera, all'interno della dimensione intima ed accogliente di una storia d'amore. La speranza c'è ed è per tutti. 

 

Giorgio Montanini, Valerio Mastandrea

Nonostante (2024): Giorgio Montanini, Valerio Mastandrea

 

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati