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Berlinguer - La grande ambizione

Regia di Andrea Segre vedi scheda film

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La recensione su Berlinguer - La grande ambizione

di barabbovich
4 stelle

Berlinguer fa esercizi ginnici. Immagini di repertorio. Berlinguer incontra gli operai durante un consiglio di fabbrica in Emilia-Romagna. Immagini di repertorio. Berlinguer esprime a Brežnev, segretario generale del PCUS, la propria posizione sull'europeismo del PCI. Immagini di repertorio. Berlinguer, durante un viaggio a Sofia, nel 1973, è oggetto di un attentato. Immagini di repertorio. Berlinguer rilascia dichiarazioni pubbliche all'indomani del referendum sul divorzio. Immagini di repertorio. Berlinguer si confronta con Aldo Moro sulla possibilità del compromesso storico. Immagini di repertorio. Berlinguer accoglie attonito la notizia del rapimento di Aldo Moro. Immagini di repertorio. Berlinguer parla si suoi figli della possibilità di venire rapito dalle Brigate Rosse. Immagini di repertorio.
Dopo un'intera carriera costruita a cavaliere tra documentario (Il sangue verde) e fiction (L'ordine delle cose), Andrea Segre opta per una sintesi tra i due generi che ricostruisce il periodo che sta tra l'inizio (quello dei suoi interventi scritti su Rinascita) e la fine (quella della morte di Moro) del progetto del compromesso storico. Ne ricava un'agiografia algida, legnosa, a tratti persino parodistica, che lambisce le stonature che si erano viste in un altro ritratto dei grandi nomi della politica nostrana, quello del Craxi/Favino di Hammamet. Elio Germano prova a riprodurre il birignao del leader sassarese, ma all'interno di un coro di figure macchiettistiche, reclutate in buon numero in Veneto (Pierobon, Citran, Pennacchi), come veneto è lo stesso Segre. Di questo bigino su un momento cruciale della storia repubblicana, rimangono solo le note di Eppure soffia (di Pierangelo Bertoli) sulle immagini delle prime imponenti avvisaglie dei problemi ambientali (erano gli anni del Club di Roma e della svolta ecologista del PCI) e i pugni chiusi alzati sul feretro del segretario comunista all'indomani della sua morte, nel 1984, a soli 62 anni.

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