La recensione su Diciannove

di alan smithee

7 stelle

VENEZIA 81 - ORIZZONTI

Diciannove sono gli anni di Leonardo , studente palermitano protagonista che, una volta ottenuta la maturità, si reca dapprima a Londra ove già studia la sorella maggiore, per poi comprendere di non sentirsi a proprio agio e decidere di trasferirsi a Siena a frequentare Lettere classiche.

In loco il giovane mal si adatta alla convivenza con le due inquiline, si trova spesso a disagio con i propri coetanei, ha timore di dare seguito alle pulsioni sessuali che lo vedono attratto da persone del medesimo sesso.

Finirà poi a Torino, ma il disagio e l'eterna titubanza continueranno a seguirlo. Girato quasi tutto in esterni o in veri appartamenti sistemati alla buona per studenti, Diciannove è l'opera fresca e sincera d'esordio di Giovanni Tortorici, che realizza un sorprendente coming of age appassionato e sincero, definendo i tratti per nulla edulcorati e perfettamente credibili del disagio che accompagna spesso i giovani alla fine dell'età "teen", quando i dubbi prevalgono sulle modeste certezze, e quando l'insicurezza fa sempre da padrona creando malesseri a stento celati da residui di orgoglio e imbarazzo che lasciano il segno.

Un film sincero, per nulla edulcorati, in cui ci si può permettere candidamente di ammettere di non amare la scrittura imbastardita di Pasolini o Gadda, restando affezionato ai classici e ai padri della lingua italiana.

Bravissimo e parte integrante della riuscita del piccolo film, la scelta di Manfredi Marini nel ruolo del protagonista Leonardo, attorniato da un cast di giovani in grado di rispecchiare un realismo mai stucchevole ed aderente alla ordinaria realtà dei fatti.

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