Regia di Giulia Louise Steigerwalt vedi scheda film
'A me piace stupire, non mortificare' dice Schicchi nel film. E anche a noi ! Il film è intelligente . Che differenza c'è tra geisha, porno diva, prostituta?
Che differenza c'è tra geisha, porno diva, prostituta?
Nessuna.
Se non il giudizio, meglio se di un uomo, che le desidera prima. E che le etichetta poi.
Con Diva Futura la storia di Ricccardo Scicchi (bravo, ironico, Pietro Castellito protagonista) colpisce per intelligenza, humor, ottima scrittura e grazia di racconto. Oltre a una buona recitazione .
Giulia Steigerwalt é più potente di Guadagnino a riprova che di sesso si se ne può parlare. Meglio se con intelligenza, cultura e lavoro socialmente utile.
Il film infatti fa bene ai vecchi.
Perchè rivangano tempi che furono e icone come Moana Pozzi mai dimenticate.
Dive, donne, amanti, spie? Moana incarnava l'leganza e la cultura, una mente trasversale e creativa, appoggiata solo per caso su un corpo scultoreo, culo e tette michelangiolescamente perfette, mani da dea.
E poi fanno bene ai giovani. In modo che capiscano cosa è il sesso, non la violenza che ingiustamente oggi ci attaccano, come due parti dei ringo, una vaniglia e una cacao.
Come sempre avviene nei film di Guadagnino, non conscio della valenza su masse di giovani e sugli inutili messaggi che trasmette.
Il film qui insegna invece come gli uomini da sempre si scaglino sulle donne che pure vogliono a tutti i costi.
Costi economici estremi nel pagarle per fare film per il loro godimento.
Costi privati perchè la sessualità è una cosa intima. E quando non funziona c'è bisogno di un aiuto esterno. I VHS.
Di nuovo grazie alle donne.
Costi familiari e professionali. Perchè una volta incanalata quella via, la diva futura del sesso, non si può più tornare indietro a fare la parrucchiera o qualsiasi altra professione.
Il film fa riflettere su più cose. Le etichette, la libertà di romperle. I movimenti scatenati da Schicchi e queste donne negli anni 80 che lui coccolava.
A me piace stupire, non mortificare
dice nel film quando capisce che le sua donne vengono usate male, come fossero oggetti.
Peraltro sempre da altri uomini che ricercano lucro e propria soddisfazione personale.
Da questa mestizia non mancano certo i giornalisti idioti come Deus ex machina di Dagospia .. che all'epoca criticavano senza capire la grandezza di un'artista, forse per invidia del pene al contrario, la vita di Moana, e senza considerare poi che non hanno creato il New York Times, ma solo un piccolo giornale di portierato romano.
Di nuovo senza voler fare confronti, ma è giusto farli dato che siamo a Venezia e i film italiani sul sesso sono due .
Guadagnino dovrebbe fare un grande atto di umiltà e capire anche da giovani donne e artiste come Giulia, come si fa un film intelligente.
Meglio ancora se senza spendere 17 milioni .
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