Regia di Francesco Falaschi vedi scheda film
Una volta ci lamentavamo che, nel giovane e timido cinema italiano, mancavano autori, bei copioni e attori in grado di tenere desta almeno l’attenzione. Oggi dobbiamo purtroppo rimarcare la latitanza registica. È infatti un’occasione sprecata questo fin troppo gentile “Emma sono io”: una classica commedia degli equivoci supportata da una prorompente Cecilia Dazzi (che, se avesse a disposizione i cinescrittori degli anni ‘60 e si liberasse di più, sarebbe davvero la nuova Stefania Sandrelli) e da commedianti in crescita (Favino) e di antico, espertissimo pelo (Diberti), che però ha il passo di una fiction Tv e l’ormai proverbiale paura di andare oltre, eccedere, schiacciare il pedale dell’acceleratore del ritmo. Perché non darlo in mano a Monicelli?
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