Regia di Francesco Falaschi vedi scheda film
Il film è scritto con una felicità e una leggerezza rara: ricorda un po' - tra quelli degli ultimi anni - i migliori di Benvenuti, Virzì e Pani e tulipani. Gli attori sono bravi. Si ride di gusto sul filo dell'amaro e dell'assurdo. In più non ci chiede di smettere di pensare, anzi. Si esce dal cinema di buon umore e riconciliati anche con le nostre e altrui nevrosi (non solo quelle degli ipomaniaci di cui parla il film). Dopo aver visto questo film ci si vuole un po' più bene. Un pizzico di cattiveria in più e una regia un po' meno insipida non avrebbero guastato. Comunque un film che non disonora la tradizione della commedia italiana storica, è già cosa rara e preziosa di questi tempi.
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