Regia di Chris Sanders vedi scheda film
Unione, Famiglia e Cuore
IL ROBOT SELVAGGIO, ultima sfornata della Dreamworks fatta da Chris Sanders, noto per aver diretto tra gli altri Lilo & Stitch e Dragon Trainer.
In un futuro non precisato un robot naufraga con il suo cargo su un’isola piena di animali selvatici. Essendo programmato per eseguire dei compiti assegnatigli si adatta all’ambiente e alla comprensione delle creature. Si imbatte in una volpe e in un’ochetta appena nata e insieme se ne prenderanno cura fino a quando non imparerà a volare. Per tutta la durata ci saranno disavventure, scoperte, alleanze e crescite personali.
Sicuramente un film ben fatto, bello animato tra cgi e tratti disegnati, belle musiche con almeno tre pezzi ben cantati e con dei personaggi niente male. Molto il divertimento tra tematiche per bambini, ma anche per gli adulti. Le scene d’azione tra inseguimenti, cadute e voli spettacolari sono belle girate. La storia sicuramente non ha un soggetto originale dato che prende un po’ da La Gabbianella e il gatto, da Tarzan e Il richiamo della foresta, però è interessante com’è adattata l’idea che il robot ROZ diventi più umana degli umani stessi vivendo nella natura selvaggia e gli animali andando oltre la propria programmazione. Si parla di accettazioni, di unione, di diversità, di famiglia, di scelte di vita oltre la propria natura e di convivenza nonostante appunto ci siano varietà di animali che normalmente si ammazzerebbero tra di loro.
Certo ogni tanto scappano fuori un po’ di retoriche. Nonostante ci siano situazioni anche cattivelle, vista la crudezza della natura della foresta, si poteva spingere un po’ di più (non chiedo lo splatter per carità, ma almeno quel sentore di morte messa bene in scena) e infine il doppiaggio italiano, almeno per Roz e la volpe, non è proprio del tutto eccellente (Alessandro Roja, bella voce, ma un po’ frenato).
Comunque sia almeno una volta la lacrimuccia la farà scendere dall’occhio, poco, ma sicuro.
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