Regia di Drew Hancock vedi scheda film
CM al cinema (10)
A volte, ci sono film che partono con bassissime aspettative e riescono invece a sorprenderci in modo inaspettato. Companion, opera prima del regista Drew Hancock, è uno di quei casi. Chi si approccia al film potrebbe non immaginare quanto il mix di sci-fi e thriller possa risultare avvincente e provocatorio, soprattutto in un contesto di debutto cinematografico. Hancock dimostra una grande abilità nel raccontare una storia che spinge lo spettatore a riflettere, a volte senza nemmeno rendersene conto.
La trama si sviluppa attorno a Iris, un robot progettato per soddisfare ogni bisogno del suo compagno umano, Josh. Mentre la relazione tra i due si evolve, il film esplora le dinamiche di potere e di controllo, con un affondo sulle fragilità umane e le aspettative sociali. Un punto focale è la crescente consapevolezza di Josh che, dietro l'apparente perfezione del robot, si nasconda una riflessione sulla sua stessa solitudine e dipendenza.
Companion (2025): Sophie Thatcher, Megan Suri
Con il suo debutto alla regia, Hancock si afferma .con un prodotto che non solo prende ispirazione da classici del genere. In Ex Machina, la relazione tra uomo e macchina è un’allegoria di controllo e liberazione; in Companion, questo tema viene ripreso ma con un focus sull’avidità dell'uomo, che ha bisogno di sentirsi superiore, al centro della scena, come se il valore dell'individuo dipendesse dalla sua capacità di manipolare l'altro, anche in una relazione con un’intelligenza artificiale.
Il film, pur trattando temi serissimi, non manca di tratti ironici che alleggeriscono alcuni momenti di tensione. La satira, che colpisce soprattutto l'ideale di perfezione e il modo in cui la società costruisce relazioni disfunzionali, si alterna a momenti di pura riflessione filosofica sul nostro rapporto con la tecnologia.
Companion (2025): Sophie Thatcher
Companion è una sorpresa. La sua capacità di fondere dramma e ironia con una critica sociale acuta è qualcosa che non ti aspetti da un film d’esordio. Hancock offre un'esperienza visiva che, pur trattando temi noti, riesce a rinnovarli e a portarli in una nuova dimensione. Se sei appassionato di storie che interrogano la natura umana, la solitudine e la relazione tra uomo e tecnologia, questo film è da non perdere.
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