Regia di Rainer Werner Fassbinder vedi scheda film
Eccezionale. Carico di un atipico (poichè c'è né molto) umorismo (nero), durante la prima parte pare essere uno dei film più "felici" del regista tedesco che invece sfoggia, alla fine, il cinismo che ben ci ha fatto conoscere. Non si salva nessuno. Chi era negativo lo rimane, chi pareva non esserlo scende a compromessi e lo diventa. Il tutto, se fosse stato mostrato (è accaduto) da qualcunaltro, sarebbe parso trito e ritrito, scontato. Invece, Fassbinder, lo mette in scena con una naturalezza strepitosa. Stupenda l'ultima sequenza, che ribadisce come tutto questo marcio, sia ciclico, l'uomo non si salverà mai. Stupenda (e irresistibilmente kitch) la fotografia che richiama la cultura dei fotoromanzi d'appendice e la fiction americana anni cinquanta.
Che depressione.
buonanotte.
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