Regia di George A. Romero, Dario Argento vedi scheda film
C'è poco da menar il can per l'aia: sono due indiscussi maestri del genere, anche se recentemente uno s'è visto poco, e l'altro non ne ha azzeccate troppe. Il primo è Romero, il secondo è il nostro personalissimo Maestro Horror di Roma, Mr. Dario Argento. L'episodio di Romero, il primo, è meno accattivante e minore rispetto a quello del regista italiano. Riesce comunque a creare belle emozioni "nere", ma le immagini e le visioni sono un po' troppo "pulite" rispetto a come ci aveva abituato. In alcuni momenti rivedo, criptati dalla contemporaneità, alcuni angoli dei film hammer. La sua celebre bravura nel motivo dei Non-Morti, è, credo, qui un po' ridotta all'osso.
Di indiscutibile valore (si fa per dire perchè si tratta di cinema, e non di scienza certa), è l'episodio sul gatto nero di Poe. Maestro dell'eccesso della visione, Argento sa con puntualità come fare il suo mestiere. E' anche un bell'episodio citazionista: il racconto di Poe è "Il Gatto Nero", ma viene citata anche "Berenice"; il personaggio di Balsam si chiama Pym, come il Gordon Pym delle avventure di Poe; in più Balsam cita "Psyco" in un'accennata salita alla scala....
Ogni volta che vedevo particolari scene, o un particolare montaggio, o ancora, una particolare costruzione della scena, mi scappava tra i denti un "...Argento!". Riconoscibilissima quindi, la sua mano, in uno dei suoi ultimi film prima del torpore recente.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta