Regia di George A. Romero, Dario Argento vedi scheda film
Pellicola divisa in due episodi tratti da altrettante storie scritte dal grande Edgar Allan Poe.
Il primo episodio intitolato “Fatti nella Vita di mr.Valdermar” è affidato alla sapiente regia del mitico George A. Romero. Diciamo subito che il risultato finale di questo mediometraggio è tutt’altro che malvagio anche se il ritmo per i primi 2/3 dell’opera è piuttosto blando, cmq il tutto si solleva negli ultimi minuti dove si entra in puro clima horror con tanto di zombie e ammazzamenti e con i protagonisti che finiranno vittime della loro stessa sete di denaro (velata critica sociale del “padre” degli zombie). Bello il finale con il sangue che gocciola sui dollari. Voto: 7.5+
Il secondo episodio, “Il Gatto Nero”, è diretto niente meno che dal nostro Dario Argento (che è anche il produttore dell’intera opera). Si tratta di un thriller con varie scene splatter curate realisticamente dal sempre valido Tom Savini (voto: 9) L’opera ha un inizio strepitoso e può disporre di una serie di sequenze da ricordare (oltre alle sequenze iniziali da segnalare la scena con i gattini che divorano un cadavere putrefatto oppure la scena dell’impalamento di Keitel). Anche qui, purtroppo, ci sono evidenti cali di ritmo specie nella parte centrale dell’opera (con l’assassino intento a costruirsi un alibi per il suo assassinio). La regia oscilla tra il buono e l’ottimo. Il finale risente un po’ di “Sette Note in Nero” e di “Black Cat” (entrambi film di Lucio Fulci di cui consiglio la visione). A proposito di quest’ultimo film, le due opere in questione, pur essendo tratte dallo stesso racconto di E.A.Poe, presentano notevoli differenze (nell’opera di Fulci è il gatto a commettere gli omicidi, in quella di Argento il gatto è solo vittima del sadismo del protagonista). Voto: 8=
Nel complesso penso di poter dire che questa pellicola deve esser rivalutata e non capisco il motivo per cui ci siano tante critiche nei suoi confronti. Non è un capolavoro, ma è cmq piacevolissima e sopra la media rispetto agli horror contemporanei per cui consiglio la visione e di inserirla nella vostra videoteca (naturalmente se siete amanti dei due registi) Voto: 7.5+
Buona, ma non eccezionale. Pino Donaggio sa fare meglio. Voto: 7
Bravo come sempre in più il doppiaggio di Amendola rende la sua performance ancora + gradevole. Voto: 7.5
La sua regia è a tratti ottima, purtroppo però non riesce a mantenere costante la tensione x fortuna xò non scade mai nella sufficienza. Voto: 8=
Non è in particolare vena, cmq è pur sempre molto buono. Voto: 7.5=
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